Se il buon anno si vede dal mattino, per dirla alla romana, "Annamo bene".
Spostarsi a Roma, anzi a Roma Capitale, la mattina del primo dell'anno, è stato un vero e proprio incubo.
Passino le strade chiuse e le deviazioni del centro. Passi la difficoltà di trovare taxi liberi, le file e qualche rincaro, ma quello a cui hanno assistito in molti aveva tutti i contorni del tentato furto e dell'intimidazione (come documentato, tra l'altro, da un articolo sul dorso romano del Corsera di oggi).
Succedeva all'una di notte. A quattro persone che, come moltissime altre, cercavano un taxi per le vie del centro. Di taxi vuoti, a dire il vero, ne circolavano diversi e presto abbiamo capito anche il perchè.
Dopo aver vagato per un po' siamo arrivate davanti a Palazzo delle Esposizioni ed è lì che per recarci da via Nazionale alle Terme di Caracalla (un percorso di 3,2 km), ci sono stati chiesti, nell'ordine: 60, poi 80 e infine 100 euro! Una cifra assolutamente spropositata.
Ma il bello è arrivato quando abbiamo protestato, chiedendo di attivare il tassametro e specificando che era illegale. Con grandissima arroganza, ai limiti dell'aggressività, ci è stato risposto: "Certo che è illegale. Stasera non lo accendiamo il tassametro. E' capodanno, i taxi che circolano sono pochissimi, non vedete?".
Per fortuna, dopo un lungo peregrinare, abbiamo trovato forse l'unico tassista onesto in circolazione che, sempre a tassametro spento naturalmente, ci ha chiesto "solo" 25 euro.
Ora mi dico, se è questa la Roma capitale, forse il sindaco dovrebbe andare a farsi un giro nelle altre di capitali, dove i mezzi pubblici, tra l'altro, vengono rafforzati a Capodanno e non sospesi come a Roma dalle 2.30 alle 8 di mattina!
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