lunedì 30 agosto 2010
Bombe (di riso), conigli e Altan
Curiosa la vita. Se non fossi andata a Gaza, probabilmente non avrei mai saputo cos'è una bomba di riso. Niente armi, ma un piatto tipico di Parma con riso e piccioni, a quanto pare complicatissimo da realizzare, tanto che nessuno o quasi lo cucina più (io non ho avuto occasione di mangiarlo e anche se i piccioni mi stanno antipatici mhhh, non so se avrei...).
L'ho scoperto in un weekend piacevolissimo trascorso in un parco inaspettatissimo. Con tanto di villa settecentesca affrescata, matinè con concerto di fiati, erbetta così all'inglese che sembrava di essere in Inghilterra e decine di conigli zampettanti tra i piedi. Mancava solo Alice, insomma, in quel di Collecchio, Comune in provincia di Parma, noto ai più per essere stato l'epicentro del crack Parmalat.
Il weekend però non l'ho passato con Tanzi, ma con qualche centinaio di persone, accorse al Collecchio video filmfestival e soprattutto con i ragazzi dell'associazione "Bomba di riso" per l'appunto. Una delle tanti associazioni italiane, che con pochi soldi e tanta passione riescono a dar vita a dei festival che nulla hanno da invidiare a quelli "maggiori". E non lo dico perchè ho vinto il premio speciale con "Gaza guerra all'informazione" (che tra l'altro mi ha fatto specialmente piacere per la motivazione), ma perchè in questi mesi ho avuto la fortuna di conoscere un sacco di gruppi attivi e intellingenti come questo. La cosiddetta "società civile", quella che ti fa tirare un sospiro di sollievo.
Tra le varie iniziative messe in campo da "Bomba di riso", una continuerà fino al 25 settembre: la mostra “Cipputi sui tetti. Francesco Tullio Altan e la Crisi”. All'interno di Villa Soragna, nel parco Nevicati di Collecchio (quello con i conigli per intenderci).
E per chi non potrà andarci, mi sono appuntata alcune frasi di Cipputi, l'operaio protagonista delle vignette di Altan. Eccole:
"Il costo della vita, Cipputi? Dipende, per comprarla o per venderla?"
"Sono disoccupato e sono in ferie: che paradosso!"
La mamma al bimbo nel seggiolone: "Mangia la pappa, senno arrivano i cinesini e se la mangiano loro".
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