giovedì 16 ottobre 2008

Laffini e laffoni


Metti insieme 23 giovani giornalisti. Otto giorni, 24 ore su 24.
Shakerali per bene, a ritmi militari, spostandoli per il mappamondo e sottoponendoli a cambi climatici frequenti. Il risultato è un microcosmo simile a quello di un'autentica redazione, fatto di complicità (c'è chi si è spinto a parlare addirittura di amicizie!), cameratismo, solidarietà, ma anche inciuchi, pettegolezzi e coltelli che girano nell'aria.

Chiamala antipatia o forse semplicemente competizione, disperata, di chi si affaccia a un mondo dove la finestra è spesso chiusa.
Poi lasciali liberi e vedrai che in fondo si mancheranno reciprocamente, perchè una redazione è pur sempre una squadra. Con i suoi codici segreti, come "laffi", "laffini" e "laffoni".

C'è chi dice che si tratti della traslitterazione ironica di Laf, la polizia militare libanese. In realtà, dietro c'è molto di più.
Ci sono le strade assolate del sud del Libano, i giubbotti antiproiettile puzzolenti, gli warning yellow mattutini, i briefing con i loro spuntini, le confidenze notturne, le docce di plastica e le zanzare nelle scarpe.
Sono sicura che i laffi ci mancheranno. A tutti, lanciatori di coltelli compresi.

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