lunedì 22 maggio 2017

Imperdibile Marilyn

Mio padre conobbe mia madre mentre faceva il militare, ma nella valigia al fronte, teneva la foto di un'altra bionda. E se c'è una donna che anche per le donne rappresenta un'icona è lei: Marilyn Monroe.

A Roma è in corso una bella mostra: "Imperdibile Marilyn. Donna, mito, manager". Una mostra che vince la scommessa: per la quantità di materiale esposto e per l'immagine che si vuole - e secondo me, riesce - a dare. Quella, cioè, di una Marilyn tutt'altro che sciocchina e fragile, ma estremamente consapevole e a tratti così emancipata da sembrare femminista.

In mostra ci sono moltissimi oggetti personali, che la star di Hollywood lasciò in eredità al suo insegnante di recitazione e che fino alla fine degli anni '90 sono rimasti chiusi in vecchi scatoloni. Tanto che alcuni abiti sono ammuffiti, ma solo così, forse, sono potute arrivare fino a noi delle autentiche chicche.

Come le ciglia finte, le matite per gli occhi o i bigodini con ancora dei capelli della diva. La maschera rinfrescante per la notte e i collant di seta con la riga firmati Dior.

Ma anche i copioni dei film, le sceneggiature, i libri (tanti e dai titoli tutt'altro che banali), i provini e le foto di scena.

Fino agli splendidi costumi realizzati per lei. A partire dalla seconda versione del celebre vestito di "Quando la moglie è in vacanza". Ribattezzato dal costumista semplicemente "The dress". O quello de "Il principe e la ballerina".

E ancora, tantissime foto, i pesi con cui Marilyn si allenava sulla panca, come i maschi. Spezzoni di film, ma anche la mazza da baseball del suo più grande amore, Joe di Maggio. O una lettera inedita di Arthur Miller.

Scopriamo che Marilyn non era strapagata come altre dive e che volle sedere di persona al tavolo della contrattazione, cosa non usuale per un'attrice. Oppure quello che fece per Ella Fitzgerald, in una personalissima e inedita lotta per i diritti dei neri.

Marilyn che si rimette a studiare quando è già famosa. Marilyn che conosce benissimo il valore del suo corpo e lo usa. Marilyn dalle letture impegnate. Marilyn che incontra la regina Elisabetta e - imperdibile - canta, nel filmato integrale e scrocchiante - la celeberrima "Buon Compleanno, Mister President".

La mostra è costellata di frasi pronunciate dalla diva. Aforismi moderni che forse meglio di tanto altro la raccontano.

"Una delle cose migliori che mi siano capitate è di nascere donna. Così dovrebbe sentirsi tutto il genere femminile".

"Riesco facilmente a stare da sola. Per certe persone invece è impossibile. Io credo che, nella giusta misura, la solitudine aiuti a rilassarti, a ritrovare te stessa".

Ma anche "Una carriera è una cosa meravigliosa, ma non ti può scaldare in una notte fredda".

La mostra ha due soli difetti: è piuttosto cara (14 euro biglietto intero) e le didascalie sono poco visibili. Ma per il resto, per chi ama Marilyn, è davvero imperdibile.


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