mercoledì 30 settembre 2009

Buon compleanno blog

Un anno fa nasceva Certestorie. L'idea del blog era venuta a me e Giulia, dopo aver trascorso tre settimane in Kosovo e aver finalmente capito (lei forse lo sapeva da tempo) quello che volevo fare nella vita.Doveva servirci per pubblicare Alfabeto kosovaro, il nostro reportage sul Kosovo per l'appunto. E così è stato. Poi ho chiesto a Giulia, anzi confesso, l'ho messa davanti al fatto compiuto, di poter continuare da sola. Avere un blog tutto mio, senza sapere bene, in fondo, quello che significava.
Piano piano ho cercato di cucirmelo addosso. Un po' vetrina dove pubblicare i miei pezzi (Rassegna-ta), un po' diario e bacheca in salsa bolognese (A tal degh).
Senza rendermene conto Certestorie mi ha accompagnato lungo quest'anno, forse il più intenso e complicato della mia vita e forse, se non fosse per lui, adesso non ricorderei nemmeno tutte le cose che sono successe.
Il Kosovo, per l'appunto, davvero era solo l'estate scorsa? Mi sembra passata una vita da quando con Giulia ho impugnato per la prima volta la telecamera, disorientata, per le vie di Pristina. Lavorare in un'altra lingua, in mezzo ad altre lingue, cartine alla mano, tra interprete, autista, macchina fotografica e taccuino. E mentre la teoria diventava pratica, io osservavo e imparavo.
Poi il Libano, il ritorno tra i banchi da un lato e l'esperienza "embedded" (al seguito delle forze armate) dall'altro. Altre storie, conferme e nuovi amici, seguiti da altri viaggi e pause indimenticabili (Cartoline). E intanto il blog registrava tutto, ricordi, idee passeggere o semplici istantanee, quando le parole non bastano o ti sembrano del tutto inutili (Giast a picciur).
Fino a Gaza, incontrata la mia prima volta ad aprile e ritrovata ad agosto. Due viaggi a dir poco decisivi, che hanno prodotto cambiamenti difficili e dolorosi, scelte - c'è chi dice azzardate chi coraggiose - ma anche frutti.
Quel che è certo, rimandando i bilanci a data da definirsi, è che consiglierei un blog anche al mio peggior nemico. A volte è impegnativo, non sempre si hanno cose interessanti da scrivere, ma è sempre un'ottima compagnia, soprattutto quando si è lontani e ci si imbatte, quasi senza crederlo, nei commenti di amici, conoscenti o sconosciuti. Ed è sempre un po' come ritrovare il filo, dopo tutto, attraverso Certestorie.

ps. In un anno però una cosa non l'ho mai capita: perché la gente legge, ma invece di lasciare un commento sul blog spesso ti manda una mail o ti scrive su facebook?! Boh...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

vedi tu che dici di non volere figli, ne hai già uno di un anno che parla di te...incroyable,mk

ANNA MARIA SELINI ha detto...

Già già! Ti meriti il premio per il mio primo lettore (forse l'unico?) e commentatore. un abbraccio

Anonimo ha detto...

E chi se lo aspettava che le conoscenze episodiche, epidermiche, epitomiche (...) rivelassero poi efflorescenze spontanee di passione come questo blog? Complimenti anna maria selini (che combini, mi dico io). Brava. Questo spazio e' bello. E poi scrivi bene. Ma non ti montare la testa...
Luca (o selvatico, if you prefer)

ANNA MARIA SELINI ha detto...

Grazie caro, è proprio vero anche i selvatici hanno un cuore!

salvatore giannella ha detto...

Perchè sempre più persome sono vittime della "sindrome del falco pellegrino", che di fronte a un nugolo di prede perde la sua capacità di afferrarne una (così come noi, di fronte a venti tipi di informazione, dato dell'ultimo rapporto Censis, stiamo perdendo la capacità di tenere aperto un solo, caldo, appassionato, profondo rapporto...)

ANNA MARIA SELINI ha detto...

Grazie salvatore, saggio e acuto come sempre