giovedì 20 ottobre 2011

Tutta colpa dei bloc

Dopo i black bloc, il rain bloc. La città di Roma in una settimana è stata vittima di ben due "attacchi".
Prima, quello dei teppisti, detti anche black bloc, che hanno trasformato la manifestazione degli "Indignati" italiani in una devastazione delle vie romane. Con macchine bruciate, vetrine scassate e cittadini più che indignati.
Risultato (voluto?): far passare in secondo piano le decine di migliaia di persone arrivate da tutt'Italia per manifestare in maniera pacifica.
E conseguenza (prevista?) che per un mese non ci potranno essere manifestazioni per le vie della Capitale.
Ma, come se non bastasse, oggi su Roma si è abbattuto il secondo "attacco": un nubifragio nemmeno troppo violento, che ha causato la paralisi di tutta la città, trasformando la notizia nella topnews di tutte le testate italiane. Metro allagata, strade da guadare (al Circo Massimo c'era gente in canoa!), negozi chiusi e traffico in tilt.
"Causa nubifragio il sistema informatico della nostra società oggi potrebbe subire problemi o rallentamenti" recitava un sms che mi è arrivato.
Alzo le mani (tenendo pronti casco, remi e indignazione) in attesa del prossimo bloc. Sperando che nel frattempo qualcuno riscopra il concetto non solo "imperiale" di prevenzione.

Grazie a Federica Tinti per le immagini della manifestazione.

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