domenica 28 settembre 2008

Z come Zarifa, la "Signora della guerra"

Se non fosse per quella foto incorniciata, la tentazione sarebbe di non crederle. Come immaginare, dietro gli occhi da cerbiatta e il sorriso timido di oggi, la “signora della guerra” di ieri?
Veniva chiamata così, Zarifa, l'infermiera tuttofare del piccolo villaggio di Stupel. Durante il conflitto serbo-albanese del '99, unica donna tra decine di uomini, ha militato nell’Uck, l’esercito di liberazione del Kosovo.

"Quando finivo i lavori di casa - racconta, mostrando tessera e foto in divisa - uscivo a fare pattuglia con gli altri perchè eravamo circondati dalla forze militari serbe e anche perchè avevo paura a stare sola. Per fortuna la guerra è finita altrimenti sarei diventata un uomo".
Oggi Zarifa è anche presidente dell'associazione delle donne del paese, donne che da sempre la guardano con rispetto. Le albanesi, per cui ha combattuto, e le serbe, che non ha mai smesso di curare.
"Dopo la guerra e nel 2004 (scoppio di nuovi conflitti, ndr), insieme al medico, abbiamo fornito assistenza agli abitanti del villaggio di Bic e, come per tutti, siamo sempre a loro disposizione".
E' in questa stessa zona, ad ovest del nuovo stato kosovaro a maggioranza albanese, che molte case serbe, appena ricostruite, sono state date al fuoco e subito distrutte.

di Anna Maria Selini

1 commento:

Massimiliano Papasso ha detto...

Bello. Storia, pezzo, blog. Foto accattivante, occhi sconcertanti. Adesso l'importante è continuare, su questa strada, con queste storie.