mercoledì 15 aprile 2009

Brigidine wi-fi

Dopo quattro ore in "sala d'attesa" finalmente ho messo piede in Israele. Il lato positivo è che, nel frattempo, ho conosciuto un sacco di gente: dal reporter del mensile ceco Respekt al globetrotter di Berlino, da padre e figlio rasta (il primo con i dred più lunghi del secondo) al marocchino con accento modenese. L'ottimismo è il sale della vita.
Via sullo sherut, una sorta di vag condiviso a prezzo fisso, attraverso autostrade californiane, canion calabresi, verdi terrazzamenti e un vento folle che alza le vesti e i boccoli (perot) agli ebrei ortodossi.
Scaricata a Gerusalemme est - riconoscibile dal trolley rosso e l'aria da turista smarrita - mi ritrovo a bere una lemon-nana (limonata con menta triturata, ottima), con Leone, venuto a prendermi, al Jerusalem hotel: terrazza bohemiene, tra autoctoni attaccati ai loro narghilè e internazionali ai loro laptop, come direbbe il mio amico Richard.
Un arabo israeliano, identico a Tonino Carotone, mi vende la scheda telefonica israeliana e mi dà (gratis) qualche ripetizione di arabo, mentre un ebreo mi porta sul Monte degli Ulivi, dove trascorrerò la notte. L'ebreo non conosce le strade - come la maggior parte dei tassisti, scoprirò poi - sul Monte degli Ulivi, invece, mi aspettano le Brigidine. Suore cristiane dolci e cortesi ma assolutamente al passo coi tempi: e così, oltre alla vista mozzafiato sulla Moschea di Al Aqsa e il muro della città vecchia, il pacchetto Brigidine comprende per ogni stanza la connessione wi-fi!
Peccato che le Brigidine per la mia prima notte ospitino, eccezionalmente, una scolaresca di teenager che, come tutti i ragazzi in gita, urlano, scattano foto e si prendono a cuscinate. Fino alle tre di notte!
Sveglia all'alba, riappacificata da cinguettii e profumo di fiori, dal Monte degli Ulivi torno sulla terra: sotto di noi urla, manifestanti, clacson, traffico in tilt e sirene spiegate. "Gli ebrei hanno cercato - come ogni anno per la loro Pasqua, mi spiegheranno poi - di occupare la Moschea e 50 autobus di palestinesi dalla Cisgiordania sono venuti qui per fermarli". Risultato: traffico in tilt, check point per entrare in Israele chiusi per tutta la giornata e solito gioco delle parti.
Benvenuta a Gerusalemme est!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

urca ho sbagliatoooo, ti ho scritto una mail invece che un commento!!!
hihihihi!!
leggiti la mail allora!
:-P
DIVERTITI e OCCHIOOOOOOO!!!
:-))))))))))))))
Cri

Anonimo ha detto...

non so perchè ma senza saperlo lo sapevo che finivi in zone calde, quindi mi permetto di dirti che non condivido, ma comprendo... e che secondo me di Israele e Palestina si scrive troppo, mentre dei veri poveri si scrive troppo poco...mk

ANNA MARIA SELINI ha detto...

Qui non è questione di povertà mio caro MArk, ma di ben altro e non credo ci sia bisogno di spiegartelo. Ne parleremo. un abbraccio collettivo

Anonimo ha detto...

brava, attendo, un po' con ansia, il tuo ritorno!e intanto leggo...

Anonimo ha detto...

rompigli il c*lo!

e ricordati l'appuntamento del tè alle 5.

ANNA MARIA SELINI ha detto...

Cristiano guarda che ti riconosco anche se fai l'anonimo! Good luck to you too!

gnomade ha detto...

bella, emozionata, emozionante, cara la mia brigidina. spaesata come amelie, preparata come una charlie's angel.
ti invidio e ti penso
g