domenica 19 aprile 2009

Tornelli e palloncini

Oggi mi è venuta in mente una domanda, che una collega piuttosto petulante del corso che ho seguito l'anno scorso a Bologna, poneva insistentemente agli "inviati di guerra": come si gestiscono le emozioni in situazioni o aree difficili?
Dalla teoria alla pratica. Questa volta a chiedermelo sono io, soffocando il rospo che da due giorni mi graffia la gola.
Il pericolo maggiore, qui come altrove, non sono gli attentati, le violenze improvvise o i loschi individui. Ancora una volta, quando si arriva sul posto, si capisce quanto sia diverso e continuamente distorto dalla semplificazione mediatica.
Quello che si prova non è paura, ma emozioni. Forti, contrastanti, difficili da gestire anche durante un'intervista. Incursioni in vite private di dignità. Domande che non si trovano. Perché apparentemente le risposte non tornano.
Una tenda come nuova casa, palloncini affidati al vento, bambini che girano nei maxi tornelli con la leggerezza di un girotondo.
Pallottole di gomma, mentre si parla la stessa lingua, senza nemmeno il diritto di sentire il rumore dell'ultimo sparo.
Emozioni, appunto, che oggi sono io a chiedere come si possano e se in fondo sia giusto imparare a gestire. Da un parte come dall'altra.

Guardatevi questo se ve lo siete perso e capirete. Per i miei occorre aspettare, spero. (foto aldosoligno.com)

3 commenti:

Giulia - da Garbatella con furore ha detto...

il link porta all'home page di facebook!

In bocca al lupo per tutto!

Anonimo ha detto...

puntuale ed emozionante come sempre. Ti leggo e attendo altre tue news, che per fortuna non sono notizie fredde e commerciali ma storie sensibili. un abbraccio e stai attenta!
Raffy- Pigneto ; )

ANNA MARIA SELINI ha detto...

ops, grazie Giulia! Corretto.
Un abbraccio a entrambe. Incrociate le dita, poi vi racconterò, appena possibile