Ci insegnano che dobbiamo mantenere la distanza. Non farci coinvolgere troppo. Meglio evitare.
Vittorio Arrigoni è stato ucciso a Gaza, da chi ancora non si sa.
Io e Vik ci conoscevamo già prima di incontrarci. Era stato l'unico italiano a rimanere nella Striscia, durante l'operazione militare israeliana "Piombo fuso". L'aveva raccontata nel suo blog appassionato e ci eravamo sentiti diverse volte via mail.
Poi il nostro incontro, l'intervista giù al porto, gli amici comuni, gli articoli, le discussioni, il video. E Gaza.
La mia Gaza e la sua Gaza. "Qui sono quello che ho sempre sognato".
Si era autosoprannominato "Utopia". Sapeva bene dove finiva il sogno e dove iniziava l'inferno.
Ci sono persone che, senza volerlo, entrano in campo quando la tua vita segna una svolta. Vittorio è stato una di queste e perciò ora mi sembra di aver perso un pezzo del racconto.
Fai buon viaggio captain. Brinderò alla tua salute.
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