mercoledì 10 dicembre 2008

V come Villaggio Italia

Se per un attimo chiudi gli occhi ti sembra di stare in Italia, non certo in Kosovo. Con la pizzeria, il ristorante, la ormai mitica Radio West, che diffonde musica e canzoni nostrane, piazza Giovanni XXIII e le due mense (ottime), in cui i militari stranieri cercano di “infiltrarsi” costantemente. Benvenuti a Villaggio Italia, la sede della Multinational Task Force West, una delle cinque forze multinazionali della missione Kfor, a comando italiano.
La base si trova a Belo Polje, piccolo Comune nei dintorni di Pec e ospita la maggior parte del contingente italiano in Kosovo, presente anche a Pristina, Decane e Djakovica.
A Villaggio Italia sorge anche l’Health center, dove da aprile a novembre (quando era di stanza la Brigata Pinerolo, comandata dal generale Agostino Biancafarina) sono stati esaminati 512 casi di patologie non curabili in Kosovo, in particolare di giovani malati. Di questi, 122 sono stati inviati in Italia per curarsi nei nostri ospedali.

Ad aderire a quest’attività, tra le più importanti di quelle promosse dalla Cooperazione civile e militare italiana (Cimic), sono le Regioni, gli ospedali e le associazioni italiane, sotto il coordinamento del personale medico e amministrativo dell’Health center, che segue dall’inizio alla fine l’iter del paziente.
“Questo tipo di progetti sono una nostra prerogativa – spiega il maggiore Pierluigi Palumbo, responsabile della diagnostica dell’Health center – rientrano, infatti, nella politica sanitaria delle Forze Armate all’estero e ci contraddistinguono dalle altre nazioni”. Tanto che gli americani starebbero studiando le attività Cimic e il nostro modo di relazionarci (e fare propaganda) con le popolazioni locali.
Costruzione di scuole, acquedotti, generatori elettrici o ponti, come quello inaugurato a fine ottobre, sulla strada Tranzit di Peja, dalla cellula Cimic della MTFW. L’opera, costata 150 mila euro, è la più importante dal punto di vista sociale e ingegneristico realizzata in Kosovo dai militari italiani negli ultimi sei mesi.


di Anna Maria Selini

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