Ok da oggi anche io sono una twitterer ma adesso?
Recentemente ne abbiamo sentito parlare soprattutto in occasione delle proteste in Iran. Si tratta di un sito in cui le persone possono scrivere messaggi (tweet) lunghi al massimo 140 caratteri, poco più di due righe, in cui in teoria si risponde alla domanda "Che cosa stai facendo?". Di fatto si può scrivere di tutto, mettere link, riferimenti a siti internet, mandare numeri, saluti, ecc. Veri e propri sms indirizzati però all'intero web o almeno a chi indicate o richiede di essere un vostro "follower", seguitore-seguace.
In autobus mi ero entusiasmata, pensavo e ripensavo all'Iran o anche solo ai messaggi inviati dall'equipaggio della barca del Free Gaza Movement che in queste ore sta tentando disperatamente di raggiungere Gaza. Effettivamente leggere in tempo reale la situazione attraverso i loro "sms", per me è risultato interessante.
Ma quando a trovarsi davanti alla fatidica domanda "Che cosa stai facendo" sono stata io, confesso, mi ha preso il panico. Cosa sto facendo? Iniziandomi a una nuova diavoleria, dopo facebook, il blog, ecc. E a chi vuoi che gliene importi? Poi ho immaginato la faccia di mia madre: il suo sogno, come quello di tutte le madri, rischia di avverarsi: sapere in tempo reale dove e soprattutto cosa sta facendo sua figlia. Aiuto!
ps. Per la cronaca, se proprio morite dalla voglia di sapere "Cosa sto facendo", il mio nome è selini, anzi "aselini". Alla faccia di James Bond.
3 commenti:
bè dai magari su questa glissiamo...certo più interessante sarebbe sapere cosa stai pensando...visto che ultimamente di cognome fai selini, ma di nome fai bertoldo :-)
ops dimenticavo...anonimo so me, mk
Chissà magari quando sono in giro torna utile e visto che Bertoldo vorrebbe girare molto...
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