Sognavo Alessandro Gassman, sono tornata a casa con una borsa piena di cantuccini. Mandorla, cioccolato, lisci, ricci, sotto forma di torta ecc ecc. Souvenir del Premio Guido Carletti a Pescara, dove mi hanno consegnato una targa-menzione per "Gaza Guerra all'informazione".
Ma, mentre io mi reggevo con finta disinvoltura sui tacchi, là, dove il mio mondo è cambiato, è ricominciato il solito bellico trantran.
Dopo l'annuncio e l'offesa israeliana al vicepresidente Usa per la costruzione di 1600 nuovi insediamenti a Gerusalemme est e le settimane di tensione in tutta la Cisgiordania, le conseguenze non si sono fatte troppo attendere. Nuovi razzi sono stati lanciati da Gaza sul sud di Israele e vecchi tank israeliani sono penetrati nella Striscia. Continue provocazioni e rappresaglie, con morti su entrambi i fronti. Nel mezzo come sempre i civili che di tutto quel piombo farebbero volentieri a meno.
La mia targa non conta quasi nulla, ma la dedico ai colleghi che hanno lavorato e continuano a farlo, rischiando la vita molto più di chi come me arriva a cose fatte. Un pensiero per loro e per gli amici che vivono sulla loro pelle quelle che per noi sono solo notizie.
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