sabato 9 aprile 2011

Hanno ucciso Juliano

Ho dovuto rivederlo in video, nell'intervista che gli avevo fatto alla fine del 2009, per realizzare che era davvero morto. L'ho capito all'ultimo fotogramma, quando mi è venuta la pelle d'oca nel sentirgli dire "Preferisco morire in piedi stringendo la mia idea di giustizia, piuttosto che vivere in ginocchio".
Ed è morto in piedi, Juliano Mer Khamis, dopo che un uomo dal volto coperto gli ha sparato cinque colpi di pistola, nel campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania.
Era un attore, di madre israeliana e padre palestinese, ma soprattutto dal 2006 era il direttore del Freedom theatre di Jenin. Il "teatro della libertà" fondato proprio lì dove negli anni '80 la madre Arna aveva creato il "teatro di pietra" (vedi il bellissimo film Arna's children).
Recitare, ballare, cantare, fare riprese. "Diamo alternative, sogni, valori" - spiegava - a ragazzi e ragazze cresciuti in uno dei luoghi più duri della Cisgiordania, come il campo profughi di Jenin.
Un sogno nell'incubo. "Un'intifada culturale", una resistenza alternativa non violenta, dopo il fallimento di quella armata. Tanto che aveva fondato il Freedom theatre con Zakariya Zubeidi, l'ex leader della Brigate dei martiri di Al Aqsa. Un messaggio forte e chiaro, l'alternativa appunto, per tutti i ragazzi del campo.
Ma Juliano non era solo un israeliano dichiaratamente pro-palestinese. Negli ultimi tempi aveva ricevuto minacce da parte di ambienti radicali islamisti, che non gli perdonavano la sua provenienza e il carattere troppo laico e promiscuo (ragazze e ragazzi fianco a fianco, recitando, ballando...) del Freedom Theatre.
Nessuno al momento ne ha rivendicato l'uccisione. Omertà e terrore. Si tratta di un bruttissimo segnale per la perdita di un grande uomo, per la pace e per tutti quei ragazzi che spero non smettano di credere nel sogno.

2 commenti:

Tiziana ha detto...

Io vorrei dire GRAZIE a Juliano per aver fatto quello che ha fatto e un GRAZIE ad Anna Maria per averlo trovato, ascoltato e registrato.
Non conoscevo nessuno dei due prima di una settimana fa. Prima di vedere l'intervista fatta a Juliano da Anna Maria e mandata in onda da Rainews24.
Un'intervista che squarcia il velo dell'indifferenza e del distacco coi quali noi occidentali superimpegnati guardiamo a questa guerra troppo lunga.
GRAZIE.

ANNA MARIA SELINI ha detto...

grazie a te Tiziana per le belle parole, danno più senso a quello che cerco di fare. Anna