mercoledì 13 febbraio 2013

Guttuso last minute e Doisneau ironico

Ci voleva una cara amica in visita a Roma, per non farmi perdere due bellissime mostre. Si prendono treni e attraversa l'Italia per andarle a visitare e quando ce le hai sotto casa...
Per chi come me, colpevolmente, ancora non ha visitato l'antologica dedicata a Renato Guttuso, al Vittoriano di Roma, ci sono ancora pochi giorni, visto che è stata prorogata fino al 17 febbraio.
Guttuso è un po' il nostro Picasso e come lui, di cui era amico, ha attraversato, vissuto e interpretato gli eventi più importanti del secolo scorso. Davvero da non perdere e soprattutto da conoscere.

Vorrei riuscire a testimoniare del mio tempo (che è come dire delle mie passioni) senza essere costretto a falsarne i significati. 
Renato Guttuso

Tempo scaduto invece per "Robert Doisneau. Paris en libertè", la mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni. Sarebbe stato davvero un peccato perderla, non ho mai sorriso tanto ad una mostra fotografica. Ed è anche un peccato che tutti conoscano il fotografo parigino quasi esclusivamente per il suo scatto più famoso: "Il bacio dell'hotel de Ville".
Doisneau aveva soprattutto uno sguardo ironico e oltre agli scatti romantici, la moda, la Tour Eiffel, il traffico e i parchi, è geniale nel sorprendere i parigini in fila "Davanti alla Gioconda" o ad una vetrina di un negozio d'arte che espone un nudo di donna*.
Deliziosi i fotomontaggi dei palazzi, con le immagini degli inquilini al loro interno che sembrano prender vita e parlarsi da un piano all'altro. Fino alle foto dei cani, della cabina telefonica e dei "Piccioni disinvolti".

Grazie a Federica Tinti per le fotografie.

*Robert Doisneau, "La dame indignèe", 1948.

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