lunedì 25 febbraio 2013

Pena ridotta per gli assassini di Vittorio Arrigoni

Ho atteso che anche l'ultima, per nulla sorprendente, sentenza venisse pronunciata dalla Corte militare di Gaza City, prima di scrivere. E oggi, puntuale, è arrivata.

Dopo aver ridotto a 15 anni la pena per Tamer Hasasna e Mohammed Salfiti - inizialmente ritenuti colpevoli dell'omicidio di Vittorio Arrigoni - è stata dimezzata la condanna anche per Khader Jamr, il pompiere che ha fatto da basista al gruppo che il 13 aprile del 2011 ha rapito e poi ucciso nella notte tra il 14 e il 15 aprile il volontario italiano nella Striscia di Gaza.

Jamr era stato inizialmente condannato a 10 anni e ora dovrà scontarne cinque. Secondo l'agenzia di stampa Agi, il legale ha spiegato che la corte ha "derubricato l'accusa da rapimento, con lo scopo di omicidio, a sequestro con il fine di tenerlo in ostaggio".

La settimana scorsa, invece, era stato accolto sempre dalla Corte militare di Gaza l’appello di Salfiti e Hasasna, che si sono visti ridurre la pena dall'ergastolo (più 10 anni di lavori forzati) a 15 anni. "Ora l'accusa è solo quella di rapimento - ha riferito Michele Giorgio su Il manifesto -. Tra buona condotta e ulteriori sconti, in 2-3 anni Hasasna e Salfiti potrebbero tornare in libertà".

Insomma, pare che il presunto gruppo salafita volesse solo rapire Arrigoni e non ucciderlo e che la situazione sia poi sfuggita di mano. Certo a confermare o smentire non saranno gli altri due componenti del gruppo, Abdel Rahman Breizat e Bilal Omari, rimasti uccisi nel blitz delle forze di sicurezza di Hamas.

"Un altro fatto insolito è quello che a chiedere la riduzione della pena per i due condannati sia stato lo stesso procuratore militare che lo scorso settembre aveva invocato e ottenuto l'ergastolo", scrive ancora Giorgio.

Esistono forse nuovi elementi in possesso del procuratore che hanno portato all'allegerimento della pena o si tratta di una normale procedura?

Visto come funziona da noi la giustizia, non possiamo certo muovere molte critiche al sistema giudiziario della Striscia (il processo si è svolto secondo la legge rivoluzionaria criminale introdotta prima di Hamas nel 1979, ndr). Ma questo non toglie, ancora una volta, come ho sottolineato nel mio documentario Vik Utopia. L'omicidio di Vittorio Arrigoni, che sull'intera vicenda - dalla ricostruzione dei fatti alle motivazioni, dall'esistenza dello stesso gruppo fino allo svolgimento del processo - pesino molti, troppi, punti oscuri, che le ultime decisioni non fanno che accrescere.

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