sabato 24 gennaio 2009

Il Gvc rientra a Gaza

"Il nostro ufficio è rimasto in piedi, ma attorno ci sono solo macerie". Così Daniela Riva, la responsabile del GVC a Gaza, ha raccontato il suo rientro nella Striscia. Lei e Fabio Pierini sono gli unici italiani - riferisce l'ong bolognese, Gruppo di Volontariato Civile - riusciti a entrare dal valico di Erez, insieme ai cooperanti di altre ong internazionali, per effettuare le prime valutazioni complete sul terreno.
“Il nostro personale locale ha già verificato le necessità della Banca del Sangue di Gaza, che oltre a materiale di consumo per i prelievi, ha urgenza di ricevere un frigorifero e reagenti per i test di sicurezza. E’ certo - ha aggiunto Riva - che una condotta idrica è stata distrutta dai bombardamenti, ma inizieremo ora un attento giro di valutazione".
Il GVC ha avviato in Italia una raccolta fondi per sostenere la Banca del Sangue di Gaza (proprio ieri sera a Bologna si è tenuta una cena a sostegno dell'ong) e per ricostruire le condutture idriche e i pozzi d’acqua costruiti negli scorsi mesi, andati distrutti durante i bombardamenti. Inoltre, non appena possibile, invierà altro personale e materiali necessari agli aiuti.
Oltre al sangue, l’emergenza principale è legata all'acqua: "la situazione idrica era già grave prima dell’inizio dei bombardamenti - fa sapere l'ong - ed ora è semplicemente drammatica”.


Foto di Luciano Nadalini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

rivogliamo il nero!!!

ANNA MARIA SELINI ha detto...

erano prove di colore. Anche io preferisco lo sfondo nero...